lunedì 30 agosto 2010

Un brutto sogno

Una sconfitta netta, figlia di un divario di gioco molto più ampio di quel 2 a 0 che regala all’Atletico Madrid la Supercoppa Europea e all’Inter alcuni rimpianti e molti spunti di riflessione. L’errore di Benitez nello schieramento iniziale, la scarsa aggressività nel centrocampo nerazzurro e il rigore fallito da Milito sono la fotografia di una pessima serata. Andiamo per ordine. Benitez schiera Stankovic all’inizio, lasciando Pandev in panchina. Logico quindi aspettarsi un 4-3-1-2 con Etò restituito (finalmente) al suo ruolo naturale. Invece no. Il tecnico spagnolo conserva lo schema di mouriniana memoria, spostando però il campione serbo nella posizione a dir poco inedita di trequartista laterale. Risultato: l’attacco non decolla, il centrocampo non filtra ed Etò è ancora una volta costretto a giocare sulla fascia. È evidente che Benitez debba abbandonare lo schema dello scorso anno, adottare in modo definitivo il 4-3-1-2, esigere dalla società un fuoriclasse a centrocampo (Fabregas su tutti) e far tornare il sorriso sulle labbra del cannoniere camerunese. La compagine campione d’Europa venerdì è apparsa anche poco “cattiva”, Chivu è sembrato un ragazzino alle prime armi, Zanetti un campione che non può più reggere 50 gare da titolare. Infine il rigore di Milito, uno dei peggiori in campo. Fosse entrato l’Atletico avrebbe vissuto gli ultimi 4 minuti della gara con la paura di perdere una gara già vinta (o meglio, di andare ai supplementari). Non esistono certezze, ma non sarebbe certo la prima volta che un episodio sporadico cambia le sorti di una gara che sembrava già chiusa. Lunedì c’è il Bologna, una gara da vincere a tutti i costi, soprattutto dopo aver visto l’ottimo inizio del Milan. In attesa di uno, o meglio due colpi di mercato. Restasse così, l’Inter avrebbe difficoltà persino a rivincere lo scudetto, figuriamoci la Champions.

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